A Santa Lucia la piccola “Luce di Masnago” diventa “testimonial” di Varese

Qualche tempo fa vi avevo promesso che avrei proseguito con le voci femminili dal Castello di Masnago, voci inaugurate dalla sublime armonia di Maria Lampugnani. La quale, se ben vi ricordate, nel ciclo di affrreschi della Sala degli Svaghi si era fatta raffigurare non solamente al cembalo ma anche in un “vasel”, in una navicella con due altri personaggi femminili, e ad una di loro porgeva una rosa bianca e rossa. Se volete ritrovare quella storia e quella voce, per come io le ho interpretate nell’ideale colloquio che abbiamo avuto… potete leggerle qui.


Nel Castello di Masnago i fiori sono di casa, come giustamente dovrebbero essere a Varese, sia nelle sale, sia negli allestimenti, sia nel magnifico parco. E proprio oggi, vigilia di santa Lucia, arriva una notizia deliziosa da segnalare1, che riguarda proprio un dipinto floreale conservato a Masnago, e che in primavera andrà a testimoniare il verbo varesino dei fiori: si tratta della “Bambina coi Fiori”2, un olio su tela del celebre pittore futurista Giacomo Balla (Torino 1871-Roma 1958), che partirà a metà marzo e rimarrà alla FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA di Mamiano di Traversetolo (Parma) per tutta la durata della mostra “Fiori e giardini nell’arte italiana del Novecento”, ossia dal 15 marzo al 29 giugno 2025, salvo proroghe3.

Si tratta di un dipinto di inizio Novecento, giunto ai Musei Civici dalla collezione Bolchini sessant’anni più tardi: per lungo tempo si era pensato che ritraesse la figlia di Balla, la piccola Luce. Recentemente, essendo stato il quadro attribuito per ragioni stilistiche al periodo romano, la critica tende a non ritenere opportuna l’identificazione con la piccina.
Io, che amo entrare in colloquio con i personaggi del passato, che affiorano da un documento, da una tela, dalla pagina di un libro, penso invece che il piccolo volto serio con i capelli ramati composti sotto il largo e vezzoso cappellino di paglia, e quel vestitino azzurro e le scarpette rosse fossero proprio di una bambina felice di donare al suo papà quel mazzo di fiori, dopo una bella passeggiata nel bosco.
Per me, come per l’immaginario collettivo degli affezionati alle sale masnaghesi e alle loro piccole storie, quella radiosa testolina non può essere che di Luce, che questa sera appunto si prepara a viaggiare in Italia con il suo bellissimo omaggio floreale da Varese, omonima della piccola Luce dell’anno del Giubileo.

(Chiedo scusa al lettore per l’impaginazione sommaria delle note ma questa sera ho difficoltà con il server)

(Un bellissimo particolare all’interno delle sale del Castello, raffigurante lo stemma medesimo di Masnago).

Nota 1 – La notizia è stata pubblicata in albo pretorio oggi, 12 dicembre 2024.

Nota 2 – La concessione del prestito è stata firmata durante la delibera di giunta del 3 dicembre scorso, come si evince dal documento pubblicato all’albo pretorio.

Nota 3- Vedi l’esaustiva voce Bambina con fiori, Balla, Giacomo – Opere e oggetti d’arte – Lombardia Beni Culturali, da cui è tratta anche la foto del presente articolo.

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